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La plastica: caratteristiche e impieghi

Le Plastiche sono sostanze che hanno la proprietà di ammorbidirsi con il calore in modo da potersi adattare ad uno stampo nel quale, indurendosi, assumono la forma definitiva degli oggetti.

Le materie plastiche sono sostanze artificiali prodotte dall’industria utilizzando soprattutto petrolio oltre che gas naturale e carbone per l’energia.

Esistono molti tipi di plastiche, molto diverse tra loro per aspetto , caratteristiche e destinazione d’uso, ma tutte ampiamente utilizzate perché resistenti, leggere, lavabili, economiche e facilmente riproducibili in serie e soprattutto, funzionali alla conservazione dei cibi.

Le materie plastiche più diffuse sul mercato dei prodotti di consumo sono:

  • il PE (polietilene) è la plastica più diffusa. A seconda di come avviene il processo di lavorazione, si presenta sotto forma di sacchetti, bottiglie e flaconi per detergenti, giocattoli, pellicole e altri imballi.
  • il PP (polipropilene), utilizzato per usi diversissimi: dagli oggetti per l’arredamento ai contenitori per alimenti, dai flaconi per detersivi e prodotti per l’igiene personale, alle moquette, ai mobili da giardino.
  • il PVC (polivinilcloruro) è utilizzato soprattutto per le vaschette per le uova, film e tubi. Lo si trova anche tra i muri di casa, nelle porte, nelle finestre o nelle piastrelle e …nelle vesti di carte di credito.
  • il PET (polietilentereftalato), oltre che trasformarsi in fibre sintetiche e nastro per cassette, è utilizzato soprattutto per le bottiglie per bibite e l’acqua minerale.
  • il PS (polistirene), conosciuto come polistirolo, si trasforma in vaschette per alimenti, posate, piatti, tappi.

Le numerose e particolari caratteristiche della plastica rendono l’imballaggio in questo materiale molto adatto per il contenimento e il trasporto dei prodotti alimentari, nonché di altri prodotti non commestibili.

Il 90% dei contenitori di prodotti liquidi per la pulizia della casa e per l’igiene personale, sono infatti proprio di plastica.

Nei rifiuti urbani e assimilati figurano ogni anno circa 5 milioni di ton di materie plastiche, il 40% delle quali è costituito da imballaggi.

Ri-produrre Plastica: un risparmio di risorse e di energia Le ragioni per cui è importante fare la raccolta degli imballaggi di plastica, sono moltissime.

Dal recupero e dal riciclo di questo materiale, è possibile non solo ottenere nuovi contenitori e moltissimi oggetti utili per il nostro quotidiano, ma anche energia come calore ed elettricità.

Bottiglie e flaconi di PET e PE possono ridiventare fibre tessili e nuovi flaconi, risparmiando così materie prime ed energia. Mentre la plastica non raccolta o non utilizzata per il riciclo, può essere destinata al recupero energetico ovvero al processo di termovalorizzazione.

Il processo del riciclo

Da plastica nasce plastica

I rifiuti di imballaggi di plastica vengono trasportati in balle miste agli impianti di selezione e primo trattamento, dove vengono separati con sistema automatico mediante detector. Per assicurare un alto livello qualitativo del prodotto selezionato, si effettuano controlli incrociati e ripetuti. Si selezionano soprattutto due famiglie polimeriche: PET e PE a bassa e alta intensità.

Il materiale selezionato viene confezionato in balle di prodotto omogeneo e avviato al successivo processo di lavorazione, il riciclaggio, che consente di ottenere da questi rifiuti, nuove risorse.

Esistono procedimenti di riciclaggio meccanico, dal quale si ottengono scaglie o granuli che verranno utilizzati per la produzione di nuovi oggetti. La qualità della plastica così ottenuta è molto importante ed è migliore se in partenza è tutta dello stesso tipo; diversamente si ottiene un materiale eterogeneo, meno pregiato del primo, anche se altrettanto resistente.

I prodotti del riciclo

Gli imballaggi di plastica, opportunamente riciclati, torneranno a nuova vita sotto forma di oggetti utili e di uso comune, ad esclusione di quelli destinati ad uso strettamente alimentare.

Nella maggioranza dei casi, nella fase di selezione dei rifiuti, è possibile suddividere le diverse tipologie in modo omogeneo, ottenendo così come risultato del riciclo, della “materia prima seconda”, così chiamata per sottolineare che le caratteristiche tecniche e chimiche del materiale riciclato sono molto simili a quelle iniziali.

Dal riciclo di PET, PVC e PE è possibile ottenere nuove risorse preziose.

Con il PET riciclato, ad esempio, oltre a produrre altri nuovi contenitori, si ottengono fibre per imbottiture, maglioni, “pile”, moquette, interni per auto, lastre per imballaggi vari.

Con il PVC riciclato, invece, si producono tubi, scarichi per l’acqua piovana, raccordi, passacavi e altri prodotti, soprattutto per il settore edile.

A sua volta dal PE riciclato, oltre a ottenere nuovi contenitori per i detergenti per la casa o per la persona, derivano tappi, film per i sacchi della spazzatura, pellicole per imballaggi, casalinghi e così via.

Quando i diversi tipi di plastica vengono selezionati e rilavorati insieme, diventano plastica riciclata eterogenea, impiegata per la produzione di panchine, parchi giochi per bambini, recinzioni, arredi per la città, cartellonistica stradale.

Lo sapevate che...

… Con 27 bottiglie di plastica si confeziona una felpa in pile.

… Una bottiglia di plastica del peso di 50 gr. può produrre, attraverso termovalorizzazione, l’energia necessaria per tenere accesa una lampadina da 60 Watt per un’ora.

… Con 67 bottiglie dell’acqua si fa 1 imbottitura per un piumino matrimoniale.

… Con 45 vaschette e qualche metro di pellicola in plastica si fa 1 panchina.

… Con 11 flaconi di detersivo si fa 1 annaffiatoio.